Livenza
Il Livenza è un fiume dell'Italia nord-orientale. La sue sorgenti si trovano in Friuli-Venezia Giulia, nel comune di Polcenigo e sfocia nel Mare Adriatico in Veneto, nei pressi di Caorle. Il Livenza è un fiume a portata costante, pescoso e ricco di vegetazione. Lungo il suo corso bagna numerosi paesi, tra cui i principali sono: Sacile, Motta di Livenza e San Stino di Livenza.La Livenza segna per una parte del suo percorso il confine tra il Veneto e il Friuli. Le sue acque scaturiscono dai ventri carsici delle montagne del gruppo del Cavallo e del Cansiglio. Il percorso che la porta al mare nei pressi di Caorle è di 115 chilometri. I torrenti Cellina, Colvera e Noncello si riuniscono sul Meduna che è affluente di sinistra nella bassa pianura. La portata media d'acqua durante l'anno è di 85 metri cubi al secondo (62 il Tagliamento e 74 il Brenta) Riceve alla destra anche le acque del Meschio e del Monticano. E' navigabile nell'alveo che ha una ampiezza che va da 30 a 100 metri fino a Portobuffolè. Conserva acque sufficentemente pulite e abbondanti durante tutto l'anno alimentata dalle generose sorgenti. Questo favorisce la ricchezza della flora e della fauna che varia durante il suo percorso. Tra i pesci delle sue acque vanno citati la tinca, la scardola, l'arborella, la carpa, il luccio, il temolo, l'anguilla e il raro storione comune. Da segnalare poi una sua cartteristica negativa causata dall'uomo che nei secoli recenti ha modificato l'andamento delle acque di un ampio territorio. In occasione di condizioni atmosferiche sfavorevoli, con abbondanti precipitazioni nelle prealpi, il rischio alluvione per diversi centri rivieraschi è molto alto. Un evento alluvionale catastrofico si è verificato nel 1966. Nel 2002 si è sfiorata lo stesso tipo di tragedia. Da oltre 30 anni le popolazioni interessate stanno tentando di ottenere la messa in sicurezza del corso d'acqua con la costruzione di adeguate opere a monte. A Ravedis sul torrente Cellina è quasi ultimata una diga che ha la funzione di trattenere a monte circa 20 milioni di metri cubi di acqua. Quest'opera dovrebbe contribuire a limitare tali rischi, ma non viene ritenuta sufficente a eliminarli del tutto.
Anticamente il fiume era chiamato Liquenzia, nome per il quale si ritiene verosimile la derivazione da una base venetica da confrontare con il latino liquere = essere scorrevole. Nei diplomi medievali, l'esatta denominazione del fiume viene sempre rispettata, salvo talvolta la variante Liguenzia. A partire dal XIII secolo, l'idronimo Liquentia appare alterato in Livenzia.LIVENTINO